Storia del Club


Preistoria e storia del Val di Noto


Era la lontana metà degli anni 80 quanto un gruppo di berline a 2 ruote motrici senza una chiara identità si aggiravano sull’ altipiano nei dintorni di noto e di tanto in tanto si davano convegno spontaneo “ebbene si lo confessiamo a Vendicari anche se prima della chiusura ai mezzi del 1989” si trattava di strani ed eterogenei veicoli i cui piloti sentivano un forte richiamo per tutto cio che c’era oltre l’asfalto erano una 2CV di un tizio che oggi è il presidente una vecchia fiat 124 dello scrivente una 127 a gpl un’altra 127 un pugno di vecchie 500 fiat e altro che maldestramente cercavano di inerpicarsi per le trazzere che avevamo impaprato a conoscere come provetti enduristi a due ruote.

Comunque cominciva a prendere sempre piu coscienza di un territorio immenso e stracolmo di angoli che ci ubriacavano di emozioni e che ci riportavano indietro in atmosfere che credevamo perdute . anche si trattava di affrontare un semplice temporale in montagna.

Nel 1987 la svolta compaiono le prime panda a 4 ruote motrici, Il club, fondato il 20 Marzo 1990, ha sede in Noto e conta mediamente 70 soci. Tra le attività organizzate nel corso del decennio, l’ormai famoso Memorial Enzo Caruso che si svolge ogni anno l’ultima Domenica di Ottobre, gare di trial, di regolarità, viaggi in Grecia e in Tunisia. Nel mese di Febbraio si organizza la Top-One, uscita sociale aperta agli altri clubs, che in due giorni di pesante fuoristrada, mette a dura prova uomini e mezzi. Nel mese di aprile è diventato un appuntamento consueto il Tour Eno Gastronomico, formula nuova per la nostra regione ma nel nord già ampiamente apprezzata. La filosofia del club é quella per cui il fuoristrada é, e resta uno svago, per cui la stessa impostazione del club risulta per certi aspetti fuori dal “normale”: massima apertura verso il “nuovo”, poca rigidità e/o rigore nel proporre, realizzare e perseguire, massima tolleranza; ciò non di meno, le attività organizzate si sono sempre contraddistinte in ambito regionale e oltre. Quanto al modo di concepire il fuoristrada occorre sottolineare che questo viene inteso a 360°. Infatti oltre all’idea di svago e di occasione sportiva il club si muove anche nella direzione della protezione civile e della solidarietà genuina: dal 2003 è stato inaugurato un gemellaggio permanente con la diocesi di Butembo - Beni nello Zaire che vedrà i soci impegnati ad operare per contribuire alla manutenzione e alla “educazione” tecnica per un corretto e più longevo uso dei mezzi fuoristrada in quelle zone, nonché materialmente attraverso una raccolta di fondi in occasione delle varie edizioni del Memorial Enzo Caruso che vengono periodicamente devoluti al Centro nutrizionale “Giorgio Cerruto” e all’officina meccanica di Butembo